VIAGGIO A VIENNA: La maggior attrazione culturale? IL CASTELLO DI SCHONBRUNN!

IL PALAZZO

Il palazzo imperiale di Schönbrunn è assolutamente uno dei più importanti monumenti austriaci, ed è l’attrazione culturale sicuramente più d’impatto per chi, come noi comuni, non ha avuto il piacere di vivere in una dimora di oltre 1400 stanze.

Dichiarato monumento nazionale, l’intero complesso cui appartiene anche il Grande Parco, è entrato a far parte nel 1996 della lista dei siti patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO.

Vediamo la storia.

I famosi Asburgo ne acquisirono la proprietà nel 1569. Nel 1642 la moglie dell’imperatore Ferdinando II fece edificare sull’area una residenza di campagna estiva, e chiamò per la prima volta la tenuta “Schönbrunn”. Il Palazzo e il Parco ad esso adiacente vennero modificati dall’imperatrice Maria Teresa, dopo il 1743.

L’imperatore Francesco Giuseppe, marito della famosissima Principessa Elisabetta, da tutti conosciuta come Sissi, che governò nel periodo 1848 – 1916, condusse una vita spartana, come i soldati del suo esercito, e trascorse i suoi ultimi anni di vita solo nel castello.

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Ritratto dell’Imperatore Francesco Giuseppe

Due anni dopo la sua morte, nel 1918, il castello passò all’amministrazione della Repubblica appena fondata e da allora viene considerato, sia per il suo valore storico che per la sua splendida posizione e per il magnifico allestimento architettonico, appunto una delle attrazioni principali di tutto il mondo.

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Interni del Palazzo

 

Le sale del castello aperte al pubblico sono prevalentemente in stile rococò. I rivestimenti delle pareti e dei soffitti sono perlopiù verniciati in bianco con ornamenti in lamina d’oro. I lampadari in cristallo di Boemia e le stufe di maiolica bianche completano quest’immagine armoniosa.

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Facciata esterna del Palazzo

Da quando è stato costruito il castello, il suo caratteristico colore giallo è diventato un punto di riferimento: si dice, infatti, “giallo Schönbrunn”, per indicare quella particolare tonalità che colora la facciata e accoglie già da lontano i visitatori.

 

 
LA grande galleria schonbrunn

Interni del Palazzo

Le stanze in cui l’imperatore Francesco Giuseppe abitava e lavorava erano decisamente semplici, cosa che non si può dire affatto delle stanze di rappresentanza e delle camere degli ospiti. Una curiosità è che nella sala degli specchi suonò all’età di 6 anni Mozart, allora già un bambino prodigio.

Si possono effettuare differenti tipologie di visite all’interno del sontuoso palazzo; in linea di massima la visita inizia con lo Scalone Azzurro che dà accesso agli Appartamenti Imperiali di Francesco Giuseppe e dell’Imperatrice Sissi. La parte più interessante della visita inizia con la Sala del Biliardo, dove i ministri e le alte cariche militari si intrattenevano in attesa di essere ricevuti nella Stanza di Noce. Si arriva poi allo Studio dell’Imperatore che si caratterizza per la semplicità degli arredi ed è lo specchio veritiero della vita di questo sovrano che si definiva ilprimo funzionario dello stato per il quale lavorava dalle 5 del mattino fino a notte inoltrata.

Segue la Camera da letto e poi iniziano le stanze della principessa Sissi.

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Quella della Toeletta è la stanza più rappresentativa della personalità della Principessa Sissi: come al Palazzo Reale, anche quando era allo Schobrunn le sue giornate erano scandite dai trattamenti estetici, dallo sport e dalla cura maniacale per i lunghi capelli. Nella stanza sono presenti tutti gli arredi originali e gli accessori per la cura del corpo.

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Ritratto Principessa Elisabetta (Sissi)

Ci è pervenuta persino la sua bilancia bianca, segno evidente dell’ossessione per il peso e la forma fisica.  Da ricordare che dopo pochi anni Elisabetta fugì dalla rigida vita di corte lasciando solo l’Imperatore Francesco Giuseppe, fino a quando non venne assassinata dall’anarchico italiano a Ginevra.

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Wagenburg

 

Dal Cortile d’onore si accede alla Wagenburg, la collezione di carrozze degli Asburgo, da dove si possono ammirare anche le carrozzine dei bambini o le slitte. E’ presente persino la carrozza di rappresentanza di Francesco Giuseppe, la carrozza dorata di Francesco Stefano di Lorena e il Carro Funebre utilizzato per il funerale della Principessa Sissi, e nel 1989 per l’addio a Zita.

IL PARCO

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Piccola parte del Parco di Schonbrunn

Il parco barocco alla francese, venne progettato da Jean Nicolas Jadot e da Adrian von Steckhoven, durante il regno dell’amata sovrana Maria Teresa, e la sua estensione è di 1,2 Km da est ad Ovest, e 1 Km da Nord a Sud.

Intorno al 1779 il parco fu aperto al pubblico, e da allora è un luogo di ricreazione molto amato dai viennesi e dai turisti di tutto il mondo.

Oltre agli ampissimi prati verdi e le innumerevoli e vistose aiuole, il Parco contiene diverse fontane, un giardino zoologico, un giardino botanico, un labirinto, innumerevoli statue. Ci sono poi le Rovine Romane, la Gloriette, e tanto altro.

fontana di nettuno

Fontana di Nettuno

Maestosa è la Fontana di Nettuno, a sinistra della quale si trova la Rovina Romana, che inizialmente simboleggiò Cartagine distrutta da Ercole con un diluvio, ma intorno al 1800 assunse  il nome di Rovina Romana, documentando che la famiglia degli Asburgo si riteneva erede dell’Impero Romano. Si erge poi la collina della Gloriette, costruita nel 1775. Anche qui troviamo la testimonianza del legame con l’impero romano, evidente per la presenza di quattro trofei con enormi armature romane. La parte occidentale ospita il così detto Tiergarten, il giardino zoologico più antico di tutta Europa, fondato nel 1752.

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La Gloriette

Il padiglione del caffè-ristorante, al centro dello zoo, era l’osservatorio privilegiato della ricca famiglia imperiale. Qui troviamo anche il Palmenhaus, una serra delle Palme lunga 113 metri, formata da un padiglione centrale alto 28 metri, con due padiglioni laterali.

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Palmenhaus

Suggestiva la Casa delle Farfalle nella Sonnenuhrhaus, il Tiroler Garten con due tipiche baite in stile alpino, ed infine il Giardino Botanico.

Inutile dire che tutto rispecchia il palazzo e il giardino dei sogni! Consiglio vivamente a tutti quelli che andranno a Vienna di visitarlo!

Daniela

 

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