La prima volta che andai a Venezia avevo circa due anni. E … Sarei qualcosa che si avvicina molto alla figura di Pinocchio se dicessi che ricordo ancora l’emozione che al tempo mi regalò questa città, è passato troppo tempo. Però guardando le foto e i vecchi filmati, si vede una bimba molto sorridente, chiaramente felice, col vestito da marinaretta che corre in Piazza San Marco o che, tutta entusiasta, su una gondola, si guarda intorno con gli occhi grandi all’ insù. Occhi stracolmi di curiosità verso una città “inspiegabile”, capace oggi di darmi tutto ciò che più posso desiderare.
Da allora, vestito da marinaretta a parte, nulla è cambiato.
Il 25% del sangue che mi scorre dentro, ebbe origini qui, nel lontano 1924, in una delle regioni più belle d’Italia. Orgoglio mio.
Ad oggi credo che ci siano più modi di visitare questa Città, ma che principalmente le modalità siano due, ovvero: seguire il flusso frettoloso di turisti che seguono i soliti classici e prestabiliti percorsi, muniti di mappa alla mano o google maps, oppure, dopo aver visto le attrazioni davvero simboliche della città, perdersi nelle calle labirintiche, alla ricerca del tutto/niente, che poi trovi sempre qualcosa di meraviglioso, sconosciuto sicuramente agli altri milioni di turisti che girano ogni anno in una città che di per sé è fuori da ogni ordinario.
Io solitamente preferisco la seconda opzione, a Venezia, come nella vita. Quindi ok, visitate pure le attrazioni principali, ma poi perdetevi.
E’ bellissimo perdersi.
Questi sono i luoghi che mi hanno colpito di più!
PIAZZA SAN MARCO
Piazza San Marco è il primo posto che viene in mente a tutti quando si parla di Venezia. Il grande piazzale su cui sorge la Basilica è, senza dubbio, l’immagine più famosa della città.
Prima dell’arrivo delle reliquie di San Marco e della conseguente costruzione della Basilica, era presente un grande orto, attraversato dal Rio Batario. Piazza San Marco è l’unico spazio ampio di Venezia che ha il privilegio di poter essere chiamato “piazza”, mentre tutte le altre zone con questa caratteristica vengono chiamate “campi”.
Negli anni della Serenissima Repubblica ospitava fiere, tornei, processione, e la caccia ai tori, mentre oggi è circondata da bellissimi bar.
PALAZZO DUCALE
Palazzo Ducale era esattamente dove si trova adesso durante il periodo della Repubblica, ha superato le successive dominazioni ed era sempre in piedi quando Venezia è stata annessa allo Stato italiano.
Presenza costante e fedele della città di Venezia, lo stile del Palazzo Ducale ha subito molte variazioni, dettate dalla lunga serie di terribili incendi che ne hanno determinato, negli anni, significativi cambiamenti. L’importanza politica del Palazzo, che ha accolto i Dogi della storia della Repubblica di Venezia, fu sottolineata anche da Napoleone Bonaparte quando, nel 1797 lo rese il centro della sua amministrazione, dopo aver conquistato la città. L’importanza storica del Palazzo Ducale di Venezia è testimoniata anche dalla grande somma versata dalle casse del neonato Stato italiano, in favore di una ristrutturazione totale della costruzione. Nonostante il bilancio pesantemente passivo dell’Italia unificata, che si era accollata i debiti di tutti gli Stati confluiti sotto il tricolore, non si badò a spese per dare ad uno dei più importanti simboli di Venezia, una nuova veste.
PONTE DI RIALTO
Il Ponte di Rialto è il ponte più antico e sicuramente il più famoso di Venezia, che attraversa Canal Grande nella zona di Rialto.
Inizialmente si chiamava Ponte della Moneta, perché costruito nei pressi dell’Antica Zecca di Venezia, e nei suoi locali erano concentrate le attività finanziarie dei banchieri veneziani. Il ponte di Rialto che conosciamo è opera di Antonio da Ponte e venne costruito nel 1588-1591, in sostituzione di uno in legno che aveva la parte centrale mobile. A dire il vero, il primo ponte fu fatto su barche nel 1175, sostituito da uno fisso nel 1265; questo venne distrutto nel 1310 e ricostruito.
Ahhh, Rialto. Spesso mi capita di riflettere sul fatto che l’80% delle volte che vado in una città mi fisso, e mi invaghisco di certi, forse troppi, suoi aspetti, a tal punto da mettere in secondo piano le mete che mi ero precedentemente prefissata di vedere nell’ immediato. E quindi ci torno, e ci ritorno ancora e ancora, e ancora. E mi incanto, letteralmente. Per chi non è come me, può sembrare stupido spendere del tempo con la stessa città, ma è che sono semplicemente un’amante delle cose belle, quelle belle davvero e non per finta, amante di tutta la bellezza in ogni suo aspetto e forma. Se una cosa mi colpisce, c’è poco da fare, voglio conoscerne ogni particolare, fino allo sfinimento.
Da Rialto puoi ammirare quella bellezza che profuma di libertà, felicità estrema.
PONTE DEI SOSPIRI
Il ponte dei Sospiri è uno dei più noti ponti di Venezia, al punto che nel mondo esistono strutture che portano lo stesso nome. Costruito in stile barocco, e realizzato in pietra d’Istria, il ponte venne realizzato per ordine del doge Marino Grimani a partire dai primi anni del XVII secolo.
Il nome, ai tempi della Serenissima, sarebbe stato attribuito al fatto che attraversandolo i prigionieri sospirassero in quanto erano consci del fatto che sarebbe stata l’ultima volta che, prima di essere imprigionati, avrebbero visto il mondo esterno. Trattasi pur tuttavia, per quel che riguarda la storia del ponte dei Sospiri, di una ricostruzione leggendaria alquanto fantasiosa in quanto in realtà dal ponte la visuale verso l’esterno risulta essere pressoché nulla. Il nome, però, la dice lunga, e non si può sicuramente negare che crei un’immane curiosità.
CANAL GRANDE
Il Canal Grande è il principale asse stradale di Venezia, definita da molti intenditori come la più bella via del mondo. Come una “S” capovolta, il Canale si snoda attraverso il centro città di Venezia e la divide in due metà.
Può essere attraversato a piedi in quattro punti, il Ponte Accademia a sud, il Ponte Rialto al centro, il Ponte Scalzi presso la stazione ferroviaria ed il Ponte della Costituzione fra Piazzale Roma e la stazione ferroviaria. Il Ponte della Libertà, l´unico collegamento con la terraferma, attraversa il Canal Grande all´uscita settentrionale. Come ci si aspetta da un asse stradale principale, anche sul Canal Grande c´è sempre molto movimento.
Io vi consiglio assolutamente di farlo in gondola, almeno una volta nella vita!
E a proposito di gondola, vi racconto una curiosità. Tra un canale ed un altro, ammirando la città, chiacchierando con il nostro solito gondoliere di fiducia, parlando di licenze, esami vari e patente per guidare la gondola, sono arrivata a chiedere se ci fossero donne gondoliere, mai mi era capitato di vederne, e questo mi stupiva.
La risposta è stata:
-In origine erano due, una non lavora più, l’altra adesso è un’uomo.
Arrivando nel Quartiere del Ghetto Ebraico, con grande sorpresa, però, mi sono imbattuta proprio nella figura di una donna gondoliere!
A presto Venezia!